“stai parlando a me?”
“lo ammetto”
“cosa intendi per trascendenti?”
“passano il limite le tue natiche”
“di quale limite tu stai parlando?”
“le tue natiche non si contengono nell’ambito di una moderata espressione”
“dunque?”
“conosci la costante di Eulero-Mascheroni?”
“no”
“neanche io, ma mi piace il nome”
“peccato, se no me la spiegavi”
“se vuoi ti spiego la costante di Kronecker”
“detta anche costante di Hadamard-De la Vallée-Poussin?”
“la conosci?”
“senti ma stiamo parlando davvero di questo?”
“senti non lo so, non lo so di cosa stiamo parlando”
“trovi che questi pantaloni valorizzino il mio culo?”
“il tuo?”
“culo”
“tu pensi che due numeri interi consecutivi diversi da 8 et 9 non possano essere entrambi potenze esatte?”
“perché continui a parlarmi di matematica? non si stava parlando delle mie natiche?”
“scusa, quando mi imbarazzo parlo sempre di costanti matematiche”
“ma sei tu che hai cominciato”
“hai ragione, perdonami, non so cosa mi sia preso, parliamo d’altro”
“tipo?”
“per cento milioni chiameresti tua figlia Ipotenusa?”
“no”
“e tuo figlio Eulero?”
“sì”
“anch’io”
“sai che nel Guinnes dei Primati c’è uno che si è mangiato un aereo intero?”
“ma va?”
“sì sì, a pezzettini”
“pazzesco”
“eh”
“eh”
“vabè, mi sa che abbiamo finito gli argomenti”
“eh, mi sa anche a me”
“ciao allora vado”
“ciao vai pure ciao”
“sì ciao vado ciao”
“sì vai sì ciao vai”
“ma tu ci sei o ci fai?”
“tertium non datur?”
“vale”
“la prossima volta ti spiego la teoria dell’indipendenza dell’ipotesi del continuo, e se ti metti una gonna per me va bene”
Lascia un commento